Nello scorso articolo abbiamo parlato di cosa è la dermopigmentazione, in cosa consiste il trattamento e della figura del dermopigmentista.
Abbiamo discusso dei motivi per i quali ci si avvicina al trucco permanente e dei soggetti a cui è consigliato eseguire tale trattamento (clicca qui se vuoi leggerlo: Dermopigmentazione)
Ora, invece, approfondiamo tutti i casi in cui è sconsigliata la dermopigmentazione.
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GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' sempre consigliabile aspettare il termine della gravidanza e dell'allattamento per procedere a trattamenti estetici invasivi. La gravidanza abbassa le difese immunitarie della donna, rendendolo più vulnerabile alle infezioni locali o, peggio, a patologie infettive più significative. La pelle. durante la gravidanza, diventa più sensibile e maggiormente soggetta a reazioni allergiche o di rigetto ai pigmenti.
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MALATTIE
Bisogna evitare di trattare la pelle delle persone che soffrono di malattie emocoagulative o cardiopatie. Occorre astenersi dal procedere al trattamento di dermopigmentazione anche per chi presenta immunodeficienze accertate.
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NEI E CICATRICI
I nei non possono mai essere pigmentati.
Invece, le cicatrici che non possono essere trattate sono quelle ipertrofiche e i cheloidi.
Questi sono i casi più importanti, in cui è altamente sconsigliato eseguire su un proprio cliente, il trattamento di trucco permanente. Di seguito elenco tutti gli altri casi in cui è sempre sconsigliato eseguire il trattamento:
- Età inferiore a 18 anni
- Patologie neurologiche
- Patologie cardiovascolari
- Diabete
- Malattie infettive (HIV, epatite A, B, C, D, E o F)
- Terapie anticoagulanti
- Eczema, esantema e ferite aperte
- Cicatrici non più vecchie di 6 mesi
- Iniezioni di filler negli ultimi 6 mesi
- Chirurgia plastica negli ultimi 12 mesi
- Reazioni allergiche ad anestetici locali
Se vuoi maggiori informazioni, o se sei curiosa di sapere se potresti sottoporti ad un trattamento di trucco permanente, puoi contattarci su Facebook e Instagram o chiamarci al 3896517267